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Il volume e dedieato ai significati medievali della «nobilitas», un tema trattato in ciaseun contributo in relazione ad autori, discipline e contesti diversi. Pur nella loro varieta tematica, tutti i contributi con- . · vergono nell'evidenziare lo spessore filosofico di questo concetto, che finora à stato prevalentemente trascurato dagli studiosi di filosofia e teologia medievale, mentre·e stato studiato in altri ambiti disciplinari: il diritto, 1a letteratura, la storia. I contributi partono da prospettive diverse adottano approcci differenziati e si muovono in ambiti culturali distinti, tracciando in questo modo una mappa medievale dell'ampia gamma di significati, temi, dottrine e dibattiti che ruotarono intorrio alla riobilta. In particolare nel volume vengono esaminate la concezione della nobiltà di Maimoide (Diana Di Segni), Guglielmo Peraldo (Irene Zavattero) e Alberto Magno (Andrea Colli); vengono studiate le fonti del concetto di nobiltà in Dante(Diego Quaglioni); vengono ricostruiti alkuni dei dibattiti filosofici e teologiei tardomedievali intorno alla nobiltà (Silvia Negri, Pasquale Porro, Valerie Cordonier); un contributo fa luce sulle forme di eccellenza nell'Islam medievale (Massimo Campanini); un altro analizza il rapporto tra nobiltà e verità (Andrea Aldo Robiglio); un altro ancora traccia la storia del concetto di ignobiltà dalla tradizione antica fino agli ultimi esiti nel pensiero contemporaneo (Olivier Boulnois).È una panoramica che, pur non esaustiva, è certo indicativa della fecondità dottrinale del tema della «nobilitas» e fa da stimolo a proseguire questo filone di ricerca allargando l'indagine ad altri autori e altri contesti.